(N:11281) CARTE ANTICHE PROVENIENTI DALLA CALCOGRAFIA CAMERALE DI ROMA - LA BASILICATA E LA TERRA DI OTRANTO PRESSO LA CALCOGRAFIA CAMERALE 1790 - Tomo I n. 28 (B0013008) Carte e stampe antiche: riproduzione digitale a 300 DPI
"NUOVO ATLANTE GEOGRAFICO UNIVERSALE IN TRE TOMI", pubblicato in Roma presso la Calcografia Camerale, opera diretta per l'incisione da Padre G. M. Cassini.
Il tomo I dell'anno 1792, consta di carte 55 precedute da bella allegoria ideata da Tofanelli, incisa da Alessandro Mochetti.
Il tomo II dell'anno 1797, consta di carte 70, precedute da altra allegoria ideata e incisa da Demetrio Dragon.
Il tomo III dell'anno 1801, consta di 57 carte precedute da allegoria di Demetrio Dragon (come nel tomo II).
L'opera grandiosa stata favorita da Papa Pio VI. Redattore, specialmente del tomo I, il Canonico D. Pietro Bonaccorsi.
Del documento fanno parte un testo ed i globi.
Testo: "INTRODUZIONE GENERALE ALLO STUDIO DELLA GEOGRAFIA" compendiosa notizia di pagine 34 stampata a Roma nella Calcografia Camerale, divisa in cinque parti: (1792-1801).
Parte 1) della Sfera e de' due Globi celeste e terrestre.
Parte 2) de' termini generali della Geografia.
Parte 3) dell'origine, progressi e stato attuale della medesima.
Parte 4) del metodo tenuto per il presente Atlante.
Parte 5) delle navigazioni degli antichi fino a noi, e delle scoperte onde per loro mezzo si arricchita la geografia.
Di quest'opera si posseggono due copie, una mancante del titolo.
"GLOBI DELINEATI DAL PADRE GIOVANNI MARIA CASSINI CHIERICO REGOLARE SOMASCO", costruiti per la Biblioteca dell' I.G.M. nell'anno 1928.
Il materiale per formare i Globi stato tracciato dal Cassini, che fu geografo, cartografo e intagliatore su rame. Al numero d'ordine 44 del catalogo la descrizione del Testo: "INTRODUZIONE GENERALE ALLO STUDIO DELLA GEOGRAFIA" e del "NUOVO ATLANTE GEOGRAFICO UNIVERSALE IN TRE TOMI", editi fra gli anni 1792-1801, contenenti complessivamente 182 tavole artisticamente incise.
Le tavole 7, 8, 9, 10, 15 e 17 del tomo I contengono i disegni per formare il GLOBO TERRESTRE.
A costruire il GLOBO CELESTE sono servite le tavole 11, 12, 13, 14, 16 e 18 dello stesso tomo I.
La periferia dei 12 spicchi metri 1,06 in ambi i disegni; altre caratteristiche comuni alle due sfere sono: linea equatoriale, tropici, eclittica, ampiezza degli spicchi all'equatore 30.
Il Globo terrestre del 1843, ma prima di tale data esso sub delle varianti, concretate dopo accrescimenti per nuove scoperte geografiche e conseguenti rettifiche, nella attuale rappresentazione.
I meridiani sono tracciati, come i paralleli, ogni 10.
Il meridiano iniziale, che passa per l'Isola del Ferro, l'equatore e l'eclittica, sono divisi in gradi.
Il sostegno, o castello, in legno tornito a quattro colonnine; presenta sull'orizzonte incollata una carta colle indicazioni dei segni dello zodiaco, delle rose dei venti, e con la divisione di grado in grado. Una tabellina offre la lunghezza del grado del circolo massimo della Sfera terrestre in 14 diverse unit di misura.
Il Globo celeste contiene le costellazioni, la via lattea, le stelle fino alla 6^ grandezza e le nebulose; calcolato per l'anno 1792 sui dati degli astronomi "Flamsteed e De la Caille". E' rivestito con spicchi come il Globo terrestre.
Le due Sfere ruotano attorno un asse di acciaio che passa per i poli; i sostegni sono eguali nei due Globi.
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