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CAI (Club Alpino Italiano)

Progetto di collaborazione
CAI (Club Alpino Italiano)

La facciata del Palazzo La Sapienza, che ospita l'Istituto Geografico Militare

Si è concretizzato un importante progetto di collaborazione fra l’Istituto Geografico Militare (IGM) Istituto Geografico Militare, Ente di eccellenza dell'Esercito Italiano, e il CAI, Club Alpino Italiano Sezione di Firenze.
La collaborazione tra l’IGM e il CAI, Club Alpino Italiano, di Firenze nasce con l'obiettivo di formare il personale IGM che è dedicato alla missione istituzionale della manutenzione dei confini di Stato, posti prevalentemente su territori montuosi. 
Un compito delicato che prevede interventi sul terreno, spesso impervio, in collaborazione con le nazioni confinanti.
In questo senso, le conoscenze e le competenze della Scuola di Alpinismo del CAI Firenze sono risultate preziose per la formazione dei tecnici IGM per l’espletamento dell’impegnativo servizio del rilevamento dei confini di Stato. 
Nello stesso tempo, la cultura geografica del personale civile e militare dell'IGM e' risultato prezioso apporto conoscitivo per il CAI.
Il breve ma intenso corso di formazione per IGM è stato strutturato mediante incontri teorici e uscite pratiche in ambiente. Sono trattati gli aspetti della sicurezza e gestione del rischio in montagna, l’equipaggiamento, le caratteristiche e uso dei materiali tecnici con le relative norme e omologazioni. Nelle uscite pratiche è stata prevista l'illustrazione delle nozioni di progressione in ambiente roccioso mediante attrezzature e le adeguate tecniche di sicurezza.     
In questa significativa collaborazione, fra l’IGM e la Sezione CAI Firenze, ambedue territorialmente e storicamente legati alla città di Firenze - il CAI Firenze nasce nel 1868 e l’IGM sempre a Firenze nel 1872 - si concretizza il primo passo  di una collaborazione che le due parti auspicano possa sfociare in altri importanti progetti legati al territorio e all’ambiente, al servizio della collettività.

Fonte: Pagina facebook del Club Alpino Italiano
Il Col. Claudio Panizzi e i rappresentanti del CAI
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