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Sito in sola consultazione. La vendita online riprenderà il 7 gennaio 2025

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Prefazione

Nell´autunno del 2002 l´Istituto Geografico Militare, in occasione del 130° anniversario della sua costituzione, e l´Ente Cassa di Risparmio di Firenze presentavano la ristampa dell´Atlante dei tipi geografici compilato nel 1922 da Olinto Marinelli, nell´intento di operare una nuova e più larga diffusione del monumentale volume marinelliano, ed annunciavano, dietro numerose richieste dei geografi italiani, la realizzazione di un nuovo atlante, ispirato alla memoria del suo primo compilatore, aggiornato, ampliato e rivisto nei contenuti e nella forma. Oggi l´Istituto Geografico Militare, grazie agli sforzi congiunti compiuti con l´Ente Cassa di Risparmio di Firenze, ed all´ampia collaborazione del mondo accademico, della ricerca e delle istituzioni impegnate nell´ambito delle materie afferenti al territorio, porta a completamento un progetto editoriale di grande importanza con la pubblicazione dell´opera
Italia. Atlante dei tipi geografici,
corrispondendo in tal modo ai reiterati auspici espressi dalla comunità scientifica dei geografi italiani negli ultimi decenni. Il volume, che nasce a distanza di ottantadue anni dalla prima edizione dell´Atlante, si propone come radicale aggiornamento ed ampliamento del medesimo, alla luce di tutte quelle trasformazioni che in tale lasso temporale hanno fortemente modificato il volto del territorio nazionale, hanno fatto registrare nuove conquiste e profondi mutamenti nel campo degli studi geotopocartografici ed hanno visto cambiare radicalmente gli stessi paradigmi scientifici della geografia. In tal senso, dopo una breve panoramica di carattere propedeutico sui principali strumenti per l´analisi geografica, finalizzata ad integrare il contenuto delle tavole, l´Atlante affronta con puntualità i temi canonici sia della geografia fisica sia di quella umana, facendo proprio l´assunto secondo cui “dalla scienza proviene la sapienza, che volge al bene di tutte le cose”, posto nel lontano 1595 da Gerardo Mercatore nella prima edizione del suo
Italia.Atlas sive cosmographicae meditationes de fabrica mundi et fabricati figura.

Da oltre quattrocento anni il termine “atlante” è andato sempre più diffondendosi per indicare raccolte di carte geografiche, fino ad ampliare il proprio contenuto semantico e comprendere anche insiemi di elementi di altro genere e provenienza, nella consapevolezza che la realizzazione di un atlante è sempre e comunque indice di una volontà di conoscenza, di un desiderio di sapere e di una pluralità di interessi. Mentre per la realizzazione della seconda edizione dell´ Atlante, apparsa nel 1948 sempre ad opera dell´Istituto Geografico Militare, si ricorreva alla collaborazione di un gruppo ristretto di scienziati, quali i professori Roberto Almagi, Aldo Sestini e Livio Trevisan, per dar conto delle già evidenti trasformazioni registratesi a poco più di vent´anni dalla prima edizione, con la realizzazione di questo volume lo stesso Istituto e l´Ente Cassa di Risparmio di Firenze hanno offerto la possibilità a tutta la comunità scientifica italiana di ampliare ed aggiornare la monumentale opera originaria, ricevendo la collaborazione di oltre centrotrenta studiosi, coordinati da un Comitato Scientifico,
espressione dell´intera comunità accademica e della ricerca geografica italiana. Con profonda soddisfazione e viva gratitudine verso il Comitato Scientifico per la sapiente opera di progettazione e
di coordinamento, nei confronti del Comitato Editoriale per l´attenta attività di indirizzo e controllo degli elaborati, verso i coordinatori dei temi disciplinari ed i referenti scientifici per l´imprescindibile contributo ed infine nei confronti di tutti i tecnici e del personale dell´Istituto Geografico Militare e dell´Ente Cassa di Risparmio di Firenze per l´assidua opera prestata, viene oggi consegnato al Paese questo nuovo strumento di formazione, con la speranza che esso possa contribuire, come nei migliori auspici, alla sempre più ampia conoscenza del territorio nazionale e delle dinamiche legate alle sue modificazioni.
 

Il Comandante dell´Istituto Geografico Militare
Magg. Gen. Renato De Filippis
 

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