Firenze Capitale
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Fra le tante vicende che caratterizzarono il percorso che portò all'unità d'Italia, vi fu la Convenzione di settembre, l'accordo diplomatico stipulato il 15 settembre 1864 a Fontainebleau, tra il Regno d'Italia e il Secondo Impero di Napoleone III.
Il trattato, che aveva lo scopo di definire una serie di complicate e controverse vicende, includeva un protocollo aggiuntivo, inizialmente tenuto segreto, che prevedeva il trasferimento della capitale da Torino ad altra città geograficamente meno decentrata e, al tempo stesso, ciò avrebbe dovuto dissuadere l'idea italiana d'avere Roma capitale.
Il supplemento all'anno 2015 della rivista L'Universo, che non vuole indagare sulle dinamiche che portarono Firenze a svolgere il ruolo di capitale del Regno d'Italia dal 1865 al 1870, ha lo scopo di contribuire alla conoscenza di questa città, in quanto capitale, attraverso gli atti della giornata di studio tenuta presso il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale, Scuola di Ingegneria di Firenze, che riguardano le infrastrutture, resesi necessarie in brevissimo tempo, l'igiene e il decoro della città, le stazioni ferroviarie e gli ospedali, la sanità, il fiume e l'acqua da bere, il Corpo degli Ingegneri e Giuseppe Poggi, artefice della grande trasformazione fiorentina e che ha delineato la fisionomia della Firenze attuale.
Il legame tra Firenze e l'Istituto Geografico Militare risale proprio al 1865, quando l'allora Ufficio Tecnico del Corpo di Stato Maggiore del Regio Esercito Italiano si trasferì a Firenze.
L'Ufficio Tecnico che era nato a Torino nel 1861 e aveva riunito in sè l'Ufficio Topografico del Regno Sardo, il Reale Officio Topografico di Napoli e l'Ufficio Topografico Toscano, nel 1872 assunse il nome di Istituto Topografico Militare e nel 1882 quello attuale di Istituto Geografico Militare.
Il volume "Firenze Capitale. Città infrastrutture e igiene" è gratuito per gli abbonati all'anno 2015 de L'Universo